di Finucci Gallo Patrizia, Edizioni Alberto Perdisa, 2006, 103 pagine

io-non-mordo-difesa-donnaLa forza della parola, della testimonianza diretta, del racconto in prima persona, a volte sotto pseudonimo, per comprendere le immigrate in Italia, le loro vite, la loro integrazione.
La prima parte del libro raccoglie 22 racconti di altrettante donne immigrate – storie spesso difficili ma ricche di speranza e di possibilità; le impariamo a conoscere attraverso le parole delle protagoniste, quello che hanno da dire, i sentimenti veri che le accompagnano, le complesse trame della vita che le hanno portate qui, e la loro attuale quotidianità. Di rilevante importanza l’intervento di Anna Vanzan (capo redattrice della rivista Afriche & Orienti, tiene corsi di civiltà islamica alla Università di Bologna e alla Università IULM di Milano) e quello di Gabriella Ghermandi (scrittrice italo-etiope, vive a Bologna, è promotrice del progetto El Ghibli, rivista telematica sulla scrittura migrante).
Nella seconda parte sono le donne italiane a raccontare le donne straniere: storie di amicizie fugaci, di badanti a servizio, di impensate affinità. Per capire che l’integrazione vera non è solo accettazione ma anche, e soprattutto, scambio.