di Ponzio Giuliana, Baldini Castoldi Dalai, 2004, 210 pagine, brossura.

crimini-segreti-difesa-donnaDalle statistiche emerge come gli atti di violenza riguardino prevalentemente ciò che avviene all’interno delle mura domestiche, come siano le donne e i bambini le principali vittime, e come la famiglia oggi rappresenti spesso un luogo pericoloso. Le forme più eclatanti sono ovviamente quelle che giungono fino alle redazioni dei giornali e conducono a denunce penali, ma molto più numerose sono le forme occulte e subdole che sono tenute nascoste sia per i sensi di colpa (inspiegabili, ma frequenti) delle vittime, sia per le minacce che spesso subiscono se mostrano segni di voler denunciare gli abusi.
Il volume che stiamo esaminando analizza come prima cosa i termini utilizzati per descrivere episodi di maltrattamento così da avere un linguaggio comune e chiaro con il lettore e non cadere in equivoci di comprensione. Vengono descritti poi alcuni episodi emblematici che testimoniano non solo atti di violenza fisica e sessuale, ma anche psicologica ed economica (spesso questo tipo di maltrattamento non viene preso in considerazione). Quindi si esamina la figura di colui che compie gli atti violenti, quasi sempre un insospettabile, così come insospettabile è la vittima che ha spesso un buon livello socioeconomico e culturale: chi potrebbe immaginare all’interno di una normale famiglia borghese atti odiosi come quelli che vengono qui documentati?
La seconda parte del volume è occupata da un tema interessante: perché le donne non vanno via dai loro violentatori? Le risposte che vengono date sono difficili talvolta da accettare, ma drammaticamente vere. Proprio tutte le considerazioni e le riflessioni che la lettura di questo saggio suscita conducono a un nodo cruciale: è il controllo sociale, è la comunicazione tra le persone, è l’educazione, è l’aprire la famiglia e la coppia alla rete affettiva, è insomma un modo nuovo di concepire i rapporti interpersonali e sociali a permettere di affrontare con armi non spuntate questa tragica realtà.