VIOLENZA  E  NON  VIOLENZA

Spesso, quando si parla di armi, violenza, difesa personale, o altro di simile negli articoli sui giornali, in occasione di salotti televisivi, interviste in strada, si sentono persone dire
che assolutamente non darebbero mai un pugno in faccia ad un’altra persona, o che con le
parole si può risolvere molto più che con la violenza, che la violenza genera violenza ecc.
Sono d’accordissimo sul fatto che questo atteggiamento possa rappresentare una filosofia
di vita che contribuisce ad allentare tensioni e nervosismi che possono portare allo scontro,
ma è anche vero che oggi si tratta molto più spesso di una questione politica e ideologica
che di un modo di affrontare davvero le situazioni che possono capitare nel quotidiano.
Troppo spesso si pensa (o si vorrebbe pensare) che il dialogo possa risolvere i problemi,
ma quando vi trovate di fronte una persona arrabbiata o alterata che non vuole saperne di ragionare e vuole soltanto riempire la vostra faccia di cazzotti, perdete tempo a parlare ?
E una donna che viene aggredita davanti al portone di casa da uno sconosciuto che vuole
violentarla, pensate riesca a farlo desistere solo spiegandogli che questo non è giusto ?
No, non è così purtroppo, perché a quel punto la nostra filosofia di vita viene sopraffatta
dalla volontà di un’altra persona che ci impone la “sua” filosofia, quella della violenza !
Quando nei miei corsi di Autodifesa Femminile vedo che le allieve sono (giustamente e
comprensibilmente) titubanti all’idea di colpire con violenza un uomo, gli faccio presente
che la scelta non è loro ma sua, che le ha messe in questa situazione contro il loro volere.
Se prendete una persona e la gettate in acqua, voi avete già scelto per lei, e essaywritingstar.com a quel punto
ci sono solo due alternative, nuotare o morire, anche se nuotare è la cosa che odia di più !
E’ per questo motivo che la prevenzione assume un ruolo fondamentale nei miei corsi di
Autodifesa, perché è importante evitare di trovarsi di fronte a questo bivio, è importante
non lasciarsi gettare in acqua, è importante che siamo noi a scegliere e non gli altri per noi.
Combattere o arrendersi, così come nuotare o morire, sono scelte drastiche e obbligate
che non lasciano spazio né al pensiero né al dialogo, e chi è convinto del contrario è solo
perché non ci si è mai trovato di persona.

E io gli auguro di non trovarcisi mai!

 

Moreno Martelli

Istruttore Difesa Donna – Combat Center Bologna