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SICUREZZA, REGOLE D’ORO “ANTIAGGRESSIONE FEMMINILE”. MANAGER, PENSIONATE E MAMME CON FIGLIA AL CORSO “DIFESA DONNA” DEL MAESTRO BONOMELLI, PATROCINATO DALLA PROVINCIA

Sesto San Giovanni –    “Rispondere a ipotetiche insidie con voce ferma e decisa; non uscire dai locali notturni con abiti troppo succinti; non praticare jogging con cuffie dell’i-pod nelle orecchie; in situazioni di ipotetico pericolo tenere tra le mani, e non i borsa, uno spray antiaggresione, dopo averne conosciuto caratteristiche e proprietà; impedire a chiunque di avvicinarsi allungando le braccia in maniera tesa, come fossero bastoni, con i palmi delle mani aperti e rivolti verso chi abbiamo di fronte”. Cinque semplici regole per prevenire e contrastare eventuali tentativi di violenza o di aggressione. Alcune delle regole d’oro che vengono insegnate a “Difesa Donna”, il corso di antiaggressione femminile, patrocinio della Provincia di Milano, che prevede una formula full-immersion: 14 ore di lezione suddivise in due week-end che prenderà il via il 13 marzo e si concluderà il 21, alla scuola di Arti marziali e difesa personale Bono Academy Asd di Sesto San Giovanni. “All’iniziativa – ricorda il maestro di arti marziali Roberto Bonomelli (nella foto), responsabile del progetto – parteciperanno donne manager, impiegate, commercianti ma anche casalinghe e pensionate. Il corso è stato studiato e creato con tecniche altamente specializzate di autodifesa femminile, ispirandosi alle esperienze americane dove, oltre alla pratica, c’è spazio per la teoria, con importanti momenti dedicati agli aspetti psicologici”. Obiettivo finale: offrire alle donne elementi base per fronteggiare una situazione di pericolo, in un periodo in cui la cronaca quotidiana è caratterizzata da episodi di microcriminalità e purtroppo di violenze ai danni delle donne (a Sesto San Giovanni, due casi stupri negli ultimi otto mesi) sempre più numerosi. “Ai nostri corsi – conclude Roberto Bonomelli, non nuovo a iniziative di questo genere – prendono parte anche molte mamme insieme alle figlie minorenni. Ogni donna, di qualunque età, può e deve avere la possibilità di sapere, innanzitutto, come evitare le situazioni difficili e, se la prevenzione non è stata sufficiente, cosa fare se il pericolo gli si presenta di fronte”.


Articolo pubblicato il 17/02/10

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